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Bollino Caldaia Roma Capitale 2023-2024. Ecco cosa devi sapere

L’attività di controllo degli impianti termici, segue una particolareggiata direttiva, atta a far rispettare la cadenza regolare delle manutenzioni e a sanzionare coloro che non seguono le regole legislative. Il tutto si esplica soprattutto nel controllo di efficienza energetica, ovvero il cosiddetto bollino blu. A Roma si chiama Bollino Blu Roma Capitale.

A tal proposito vi sono regole e obblighi generali da rispettare, ma possono subire variazioni attraverso delibere regionali. Nella Regione Lazio e relativamente nella capitale, sono valevoli le scadenze di controllo stabilite a “livello nazionale”.

 

 

Bollino Blu Caldaia Roma Capitale: che cos’è?

Il bollino blu caldaia Roma Capitale è il certificato di efficienza energetica e consiste in un controllo tecnico di revisione con esito positivo che deve ottenere ogni impianto termico con caldaia.

Il Decreto legislativo 311/06 che regola l’iter per la valutazione, conferma l’obbligatorietà di possedere l’attestazione d’idoneità per ogni modello di caldaia, ovvero il documento che garantisce il regolare andamento dell’impianto.

Occorre poter dimostrare la regolare funzionalità a livello “termico, di efficienza energetica, di sicurezza e inquinamento”.

A chi bisogna rivolgersi per il Bollino Blu?

Il checkup della caldaia deve essere eseguito da un esperto qualificato: il tecnico caldaie. Quest’ultimo, in seguito a una scrupolosa ispezione seguita dall’ accertamento della corretta propagazione delle emissioni di scarico, si occuperà di:

  • produrre l’attestazione di conformità, rappresentata dal “bollino blu”, solo se la caldaia risulterà adeguata, funzionante e che non abbia esigenze di sistemazioni per eventuali guasti;
  • informare il padrone di casa nel caso vi sia la presenza di irregolarità, anomalie riguardanti il funzionamento o altre problematiche importanti, a seguito delle quali si precluda la possibilità di rilasciare il bollino blu.

Sarà compito proprio del padrone di casa, in accordo con il tecnico, a valutare i lavori da eseguire per mettere a norma la caldaia, considerando anche la possibilità del cambio di alcuni elementi rotti o deteriorati.

Quando la caldaia tornerà nuovamente conforme, sarà possibile rilasciare il bollino blu come attestazione della corretta funzionalità del sistema; tale prova di adeguatezza potrà essere garantita solamente da professionisti dell’assistenza caldaie, previa autorizzazione comunale.

Bisogna specificare che oggi, il test più importante è quello relativo al controllo di CO2, misurato attraverso un’apparecchio elettronico in grado di stampare un report con tutti i valori. Purtroppo, se l’apparecchiatura non rileva emissioni pari o al di sotto ai limiti stabiliti nella norma, non sarà possibile rilasciare il bollino blu.

Non si tratta quindi di avere a che fare con un tecnico caldaie poco accondiscendente, perché in presenza di emissioni di CO2 troppo elevate, il report da allegare al libretto della caldaia impedisce qualsiasi tipo di truffa.

 

 

Il bollino blu: ogni quanto tempo occorre farlo?

Il bollino blu Roma Capitale sulle caldaie domestiche deve essere effettuato ad intervalli di tempo ben precisi e stabiliti per legge. Si rende quindi necessario eseguirli periodicamente e precisamente ogni 2 anni. Nell’anno in cui non si fa il bollino bisogna fare la manutenzione ordinaria.

Consigli per non dimenticare l’appuntamento con il bollino alla caldaia

È raccomandabile prendere accordi con un’impresa di assistenza caldaie per non dimenticare mai di fare il bollino alla caldaia, perché solitamente, alla scadenza del periodo, sono loro che chiamano per ricordare che è necessario prendere un appuntamento.

Il cliente potrà così non avere preoccupazioni: sarà la società a mettersi in contatto con lo stesso, stabilendo un appuntamento che terrà conto delle sue disponibilità ed esigenze.

La presenza di un esperto di riferimento inoltre, sarà utile nel caso si smarriscano i documenti della caldaia, magari non ricordando la data dell’ultima revisione: il tecnico potrà consegnare un nuovo fascicolo, che si dovrà custodire e mostrare ai successivi accertamenti.

Quanto costa il bollino blu? Chi lo deve pagare?

I prezzi per il bollino blu a Roma sono variabili, a seconda della zona di ubicazione e alla ditta che lo effettua. Diciamo che in media il costo di un bollino blu a Roma capitale si attesta intorno ad 80 euro.

Questa somma, nel caso di abitazioni in affitto, rappresenta una spesa ordinaria e quindi il pagamento spetta all’inquilino. Nel caso in cui, durante l’intervento emergessero problemi di natura straordinaria, come la rottura ad esempio del vaso di espansione o della centralina, il costo al netto del bollino sono a carico del locatore.

Anche il costo di rimpiazzo della caldaia grava sul proprietario, qualora sia necessaria la sostituzione per il naturale decadimento dato dal passare del tempo e non a causa di mancanze o trascuratezza da chi abita l’immobile.

 

 

Le Sanzioni per il mancato Bollino Blu Roma Capitale

Non effettuando il bollino blu alla caldaia nei termini e nei tempi previsti dalla normativa, si può incorrere in ammende fino ai 3000 euro mentre, non esibendo il libretto, la cifra graviterà intorno ai 500 euro.

Una cattiva gestione dell’impianto termico potrà anche causare danni all’abitazione con conseguenze economiche negative: molto spesso le polizze assicurative non si occupano di risarcire guasti derivati dall’incuria nei confronti di impianti termici. Ricordiamo quanto, una pessima gestione della caldaia, possa essere motivo di incidenti e problematiche salutari per la produzione di fumi nocivi.

In più, una caldaia trascurata, va incontro più spesso a rotture e consuma più gas, quindi le poche decine di euro destinate al bollino blu, in un anno verrebbero spese sulla bolletta dal gas.

 

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